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Quando l'autrice ha saputo che il suo prossimo reportage da un'altra dimensione, ossia seguendo gli eventi in stato di decorporazione, sarebbe iniziato seguendo la storia di un uomo in coma, non aveva idea di dove questo l'avrebbe condotta. «Trascrivevo fedelmente ciò che vedevo e ciò che comprendevo, evitando di interferire sebbene io fossi sempre, per i protagonisti di questa storia, visibile e ben accolta. La storia di Julien, che nella vita vuole solo potersene stare tranquillo e farsi gli affari suoi, viene ribaltata da un incidente e dalle esperienze che vivrà nei pochi giorni che trascorre in coma. È un uomo pieno di esitazioni e paure, tra cui quella di fare scelte. Scoprirà, grazie al confronto con gli esseri che gli serviranno da guida e da sostegno, che anche non scegliere è una scelta e che il nostro mondo sull'orlo della crisi è e sarà a nostra immagine e somiglianza. Scoprirà che non vi sono salvatori, ma che abbiamo in noi ancora le risorse per una Terra perfetta. E che la sola rotta da seguire, perché la svolta abbia luogo, è tracciata dal cuore; ed è fatta di piccoli gesti, non di azioni eroiche; e di un mutamento interiore radicale ma alla portata di tutti».